XXIII Capitolo generale – Relazione dell’Economo generale
RELAZIONE DELL’ECONOMO GENERALE
Il periodo di crisi ha sostanzialmente coinciso coinciso con il mandato del Governo Generale. La Congregazione, dopo un duro colpo iniziale, ha superato gli anni più problematici senza particolari contraccolpi. Dal punto di vista economico «le nostre comunità sono più “sicure” di molte famiglie».
La nostra condizione attuale si potrebbe definire come un presente tranquillo e un futuro incerto.
Il Governo uscente ha lavorato soprattutto su autonomia, trasparenza e formazione.
Il messaggio del precedente Capitolo è stato recepito dalle Entità e il livello di autonomia è cresciuto: sono più della metà (52%; erano il 48% sei anni fa) quelle che non dipendono stutturalmente dagli aiuti e quelle che sono in transito verso l’autonomia sono ora il doppio (14% contro il 7%).
La cura dell’informazione ha portato a una maggiore trasparenza nelle attività di bilancio, il che rende possibile una una più ampia partecipazione. L’introduzione di un modello standarddi bilancio e la comunicazione via web hanno agevolato l’obiettivo.
Robusta l’attività di formazione all’amministrazione dei beni. All’insegna della convinzione che «una sana gestione e conomica non si dissocia da una sana spiritualità» e viceversa». Non è passato il messaggio del Capitolo precedente che invitava alla programmazione economica, e bisognerà comprenderne le cause.
Tra le soluzioni proposte al discernimento del Capitolo e del prossimo Governo generale
- la costituzione di un team che operi in appoggio alle Entità;
- accrescere le forme di lavoro condiviso;
- innovazione: nelle strutture organizzative e negli strumenti.