Esperienza missionaria in Albania
18-31 luglio 2018:
Esperienza missionaria in Albania
Il 18 Luglio 2018 è iniziata la mia esperienza missionaria in Albania, quando dopo un travagliato viaggio in treno sono arrivato a Bari (sono partito da Bologna) dove mi sono incontrato con i miei compagni di viaggio. Essendo arrivato con più di un’ora di ritardo (causato dal treno) il resto era già salito sulla nave e ad aspettarmi all’imbarco c’era solo Padre Gianni Di Miccoli e Gennaro Di Finizio, con i quali una volta giunto ci siamo imbarcati sulla nave per Durazzo.
Una volta sulla nave, dopo aver sistemato i miei bagagli nella cuccetta, ho conosciuto tutto il gruppo ( ho riabbraciato quelli che erano presenti all’incontro di Padova) e insieme abbiamo consumato la cena a sacco e passato il resto della serata insieme.
Il giorno dopo giunti a Durazzo ci siamo messi in viaggio (con automezzi) per Scutari, facendo durante il tragitto una sosta a Gurez per salutare la comunità dehoniana presente. Arrivati a Scutari siamo stati accolti da Padre Antonio e da Padre Giuseppe, dopo esserci sistemati nei nostri alloggi abbiamo pranzato e ci siamo riposati (a pranzo abbiamo conosciuto le suore basiliane Suor Aurora e Suor Marcella che operano nella missione di Boric). Nel pomeriggio ci siamo recati nella parrocchia dehoniana di Boric (luogo dove avremmo svolto il grest) per visitarla, abbiamo visto la chiesa, la casa delle suore, l’ambulatorio medico, il teatro/salone, l’asilo e le stanze in cui prossimamente si trasferiranno i padri.
Il giorno successivo siamo andati in ritiro insieme agli animatori albanesi (che abbiamo conosciuto in quella occasione) per prepararci ad affrontare al meglio il grest e sopratutto cercare di fare gruppo tra di noi. La stessa cosa abbiamo fatto il giorno seguente e devo dire che sono stati due giorni altamente formativi e molto interessanti che ci ha permesso di poterci conoscere meglio e sopratutto imparare qualcosa in più su come relazionarci fra noi animatari e con i bambini del grest. Nel pomeriggio io e altri due ragazzi siamo andati insieme alle suore basiliane e Padre Gianni in due chiese perchè lui doveva celebrare la messa al posto di Padre Giuseppe (che stava poco bene), in questa occasione ho potuto constatare la grande fede e devozione che hanno i cattolici albanesi (che nonostante quello che hanno dovuto passare durante il regime comunista sono sempre rimasti saldi nella fede).
Domenica 22 Luglio siamo andati a Boric per partecipare alla Santa Messa e per fare il lancio del grest, in questa occasione abbiamo conosciuto i bambini che sarebbero venuti durante la settimana. Durante questo momento non ho potuto fare a meno di notare la fatica che abbiamo avuto nel coinvolgere i bambini e i ragazzini più grandi (prevalentemente maschi) nei balli e nei bans, probabilmente si vergognavamo e/o non ne erano interessati. Nel pomeriggio, poi, siamo andati nella spiaggia di Velipojë per passare un pomeriggio al mare insieme agli animatori albanesi (che è servito molto per continuare a conoscersi meglio e fare gruppo).
Il giorno dopo, lunedi 23 Luglio, è stato il primo giorno di grest e abbiamo inziato le attività dei bambini. Le giornate di grest erano scandite in questo modo: dalle ore 09.30 alle 10.00 bans e balli, dalle 10.00 alle 11.00 gioco, dalle 11.00 alle 11.45 merenda e visione di una parte del film “Alla ricerca di Nemo” (tema del greast), dalle 11.45 alle 12.30 laboratori e gioco (per i più grandi). In tutti i giorni di grest ho dovuto constatare che abbiamo avuto molta fatica nel far rispettare ai più grandi le regole del grest, questo perchè, purtroppo hanno poca dimestichezza nel rispetto delle regole e ciò ci ha costretti a doverli spesso rimproverare. Durante la mattina, inoltre, insieme alle suore e altri due ragazzi, sono andato a far visita ad una famiglia bisognosa, ai quali abbiamo dato dei viveri, dei vistiti per tutta la famiglia e dei giocattolini alle bambine, notando riconoscenza nei loro occhi, ho capito l’importanza del donare al prossimo con amore e senza chiedere nulla in cambio.
Nel pomeriggio abbiamo fatto visita alla casa d’accoglienza per disabili del Progetto Speranza, peccato che i presenti erano pochi perchè quasi tutti erano a fare campeggio a Velipojë e quindi non abbiamo potuto fare molto, a seguire siamo andati presso la casa delle suore di Madre Teresa, concludendo con la messa nella loro cappella.
Il giorno successivo, dopo una mattinata di grest molto intensa, abbiamo passato il pomeriggio nel segno della memoria: abbiamo fatto visita (insieme agli animatori albanesi) al convento delle suore di clausura (clarisse) che sorge nelle prigioni dove venivamo torturati e uccisi i martiri cristiani sotto il regime comunista. Per me è stata una visita molto forte e molto intensa, che ha lasciato dentro di me una profonda commozione e emozione, non dimenticherò le testimonianze delle suore albanesi, la visita alle celle (dove erano rimaste le incisioni dei prigioneri e gli oggetti con cui venivano torturati). Durante la messa nella cappella del convento, insieme alle suore di clausura, non ho potuto fare a meno di pregare per tutti i cristiani che al giorno d’oggi subiscono persecuzioni e prima di lasciare quel luogo ho lasciato la croce dehoniama (che mi ha dato Padre Gianni) nella cella di un Beato Martire d’Albania, come segno di devozione e di comprensione del messaggio che ci hanno voluto lasciare.
La sera abbiamo dovuto salutare Suor Aurora e Suor Marcella perchè il giono dopo dovevano partire (la prima a Piana degli Albanesi per il capitolo generale e la seconda in Kosovo a casa della sua famiglia).
Mercoledì 25 Luglio è stato il terzo giorno di grest ed io ho cominiciato a sentire l’affetto di alcuni bambini più grandi (forse perchè ho sempre cercato di dispensare più amore possibile attraverso carezze, parole buone e pacche affettuose), credo che loro hanno bisogno di tanto amore e affetto, forse perchè a casa non hanno molto, e vivono nelle difficoltà. Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla Santa Messa nella cattedrale di Scutari e poi siamo andati in un agriturismo fuori città per gustare i prodotti locali.
Il giorno dopo un’altra mattinata impegnativa di grest, nonostante i miei problemi di stomaco. Nel tardo pomeriggio siamo andati a visitare nuovamente la comunita di Gurez, dove ci hanno offerto una buona pizza fatta in casa, che io putroppo non ho potuto mangiare per il mal di stomaco e sensazione di vomito e quindi mi sono dovuto arrangiare con un pò di riso con l’olio. Mi è dispiaciuto molto perchè avrei voluto assaggiare quelle pizze dall’ aspetto molto invitante, ma purtroppo niente da fare.
Venerdì 27 Luglio, nonostante io non stessi ancora bene, sono andato comunque ad affrontare un’altra mattinata di grest. Anche se sono stato poco utile ho notato che la mia prensenza ha reso felici quei bambini che si erano legati a me (vuol dire che qualcosa avevo seminato) e questo mi ha fatto molto piacere. Nel pomeriggio stavo meglio e quindi sono potuto andare con gli altri a Velipojë a conoscere gli altri disabili del progetto speranza. Devo dire è stato un incontro molto bello e che mi fatto piacevolmente ricordare una mia lontana esperienza di voltariato fatta nel centro socio-educativo per disabili del mio paese. È stato davvero bello vedere come si godevano, con grande spensieratezza, queste vacanze in campeggio. L’unica cosa che mi rimprovero e che tutte due le volte che siamo stati in questo luogo non ho potuto fare il bagno (sia con i disabili e sia la domenica precendete con gli animatori albanesi) perchè avevo incoscentemente dimenticato il costume a Bologna e quindi non ho potuto godere fino in fondo queste due giornate di mare. Al ritorno siamo andati a visitare il castello di Scutari, un’impontente fortezza che testimonia il passato medievale di questa città albanese.
Sabato 28 Luglio il grest si conclude con una emozione fortissima: al termine della mattina nel salutare i bambini più grandi, mi sono scambiato un bellissimo abbraccio con uno di loro, con una grande emozione da parte di entrambi. Da questo abbraccio ho capito che quello che fatto con loro è stato giusto e che ho lasciato qualcosa nei loro cuori. Una cosa è certa questo abbraccio non me lo dimenticherò mai e resterà uno dei più bei ricordi della mia vita. Nel pomeriggio era previsto un picnic in montagna con gli animatori albanesi ma putroppo una volta arrivati c’era troppo maltempo e quindi siamo dovuti tornare a Boric e li tra una scorpacciata di panini e una partitella a calcio (dove io facevo da supporto morale…) abbiamo trascorso il pomeriggio insieme. La sera l’abbiamo trascorsa facendo una verifica della lunga settimana di grest che abbiamo trascorso, dove ognuno ha esposto ciò che andava bene, ciò che non è andato molto bene e da correggere. Da parte mia l’unica critica è stata sul non aver ricevuto una adeguata preparazione ad affrontare l’esperienza missionaria. Personalmente penso che solo l’incontro a Padova non sia stato sufficiente a preparsi ad una esperienza così importante, non faccio nessuna colpa a Padre Gianni (anche perchè da Napoli poteva fare ben poco) ma avrei preferito che qualcuno di MyMission fosse venuto periodicamente a Bologna oppure sarei andato io Padova per degli incontri preparatori (magari con degli spunti forniti da Padre Gianni).
Domenica 29 Luglio siamo andati un’ultima volta a Boric dove abbiamo partecipato alla Santa Messa e poi ci siamo salutati con gli animatori albanesi. È stato un momento molto intenso, segnato da molti abbracci pieni di affetto e commozione dettati dal fatto che ormai eravano diventati un gruppo abbastanza unito (anche se qualcuno degli albanesi non si comportava da animatore). Il pomeriggio lo abbiamo passato al centro storico di Scutari a comprare dei pensierini per le nostre famiglie. La sera (essendo l’ultima che passavamo a Scutari) la abbiamo passata a giocare e divertirci fino a tarda notte.
Il giorno seguente dopo aver fatto le valigie, sistemato e ripulito i nostri alloggi abbiamo salutato i due padri e ci siamo messi in viaggio per Durazzo. Abbiamo fatto una sosta per il pranzo a Gurez e dopo il riposo pomeridiamo abbiamo ripreso il nostro viaggio per Durazzo. Una volta arrivati ci siamo imbarcati sulla nave e abbiamo trascorso insieme, fino a tardi la nostra ultima notte. La mattina dopo arrivati a Bari, ognuno ha preso la strada per casa e nel salutarci ho capito quanto affetto c’e tra di noi e quante nuove amicizie sono nate.
A conclusione posso dire davvero di aver fatto un’esperienza bellissima e interessantissima che mi ha molto arrichito interiormente sia dal punto di vista umano e spirituale, tanto che mi piacerebbe ripeterla.
Se Dio vorrà alla prossima!
Valderice (TP) lì, 18/08/2018