Cappella della Rigenerazione
Fraternità Tuscolano 99
La Cappella della Rigenerazione è inserita nel complesso della Casa Don Giuseppe Nozzi, che affianca una casa per l’accoglienza di persone detenute e una casa dove è ospite la Fraternità Tuscolano 99, ove convivono vocazioni diverse, a costituire un frammento di Chiesa accogliente.
La Cappella raccoglie ed esprime alcuni elementi che raccontano la storia e il progetto della Casa Don Giuseppe Nozzi.
L’Orizzonte di fondo
Un filo d’oro che attraversa e cuce i vari elementi della Cappella è dato dalla scelta di curare l’allestimento servendosi esclusivamente di materiali di ricupero. La stessa struttura edilizia è stata ricuperata da un silos destinato alla conservazione delle granaglie.
Le materie dei manufatti (prevalentemente legno e vetro) sono state tutte ricuperate da scarti. È il racconto del progetto che ci riunisce qui: valorizzare ciò che altri scartano e, applicando con cura genio e buona volontà, ricavarne qualcosa di bello e unico.
I livelli di rifinitura della lavorazione, sia del vetro sia del legno, sono diversi, a indicare che l’accoglienza non è riservata ai perfetti e tutti possiamo stare al cospetto di Dio amati e camminare con il nostro passo.
Il rumore dell’autostrada, leggero in sottofondo, ci collega alla vita che scorre frenetica intorno a noi.
Le Linee
La struttura è circolare, ma la spirale sul pavimento annuncia che il cerchio rimane aperto.
Tracciata sul livello della nostra storia, laterra che richiama il deserto, si dispiega come una lunga vicenda di tante persone, diverse per colore e sagoma, che convergono verso l’altare.
Il centro dell’altare è collegato da una via di luce che lascia intravvedere l’origine della spirale.
Il livello dell’oggi si diparte dalla croce, che avvolge tutti in un abbraccio fatto di tante mani, di tante dita diverse.
Dal lato destro della croce, i due fiotti di acqua e sangue cadono sul tabernacolo e lo riempiono della presenza eucaristica di Gesù.
In alto, il livello del cielo, punteggiato di luci diverse per forma e colore e poste a distanze diverse. Perché è così che ciascuno vive il cielo, più o meno prossimo alla propria vita in cammino.
La luna al centro è la Chiesa che riflette Cristo, Lumen gentium, e abbraccia miriade di stelle: «Beati perché i vostri nomi sono scritti nel cielo».
La Porta e la Croce
La porta che invita è rivolta verso il centro della Casa. L’apertura convessa verso l’esterno diventa concava per accogliere al suo interno.
La sovrasta un tettoia che richiama l’ingresso di una tenda, la tenda del Dio pellegrino con noi.
La croce guarda la strada e getta la sua luce per i viandanti che vogliano raccoglierla.
La croce è la nube che avvolge la tenda della presenza dell’Emmanuele fatto pane: luce di notte e ombra di giorno.
L’Altare e l’Ambone
Dall’origine della spirale si alza lo stelo che sostiene l’altare.
Le nostre storie diventano libri (biblia) che sostengono la mensa sulla quale celebriamo l’eucaristia e la sostanziano.
Sulla mensa appoggia l’ostensorio. Il pane dell’eucaristia raccoglie la nostra preghiera: adorazione, ringraziamento e invocazione.
A fianco dell’altare, l’ambone dal quale viene proclamata la Parola, luce del nostro cammino.
Anche l’ambone è rivestito di mattonelle di quel legno che ci accoglie nell’ascolto.
Crediti
Architetto Mariangela Corrado | Realizzazione Joan Crous |
Opera: Giovanni Stanzani e Cooperativa Eta Beta
Making Of
Fraternità Tuscolano 99
Casa Don Giuseppe Nozzi
Via del Tuscolano 99 – 40128 Bologna.