Fr. Pierino Galuppini
Nato a Leno (BS) il 02 giugno 1941
Prima professione il 29 settembre 1957
Professione perpetua il 29 settembre 1962
Attualmente risiedeva presso la Comunità di Bolognano, Arco (TN)
Pietro, figlio di Luigi e Laurina era nato il 2 giugno 1941 a Leno, in provincia di Brescia, nella cui parrocchia era stato battezzato pochi giorni dopo la nascita, il 9 giugno. Aveva ricevuto la Santa Cresima nel 1950 nella parrocchia di Cadignano di Verolanuova.
Il suo cammino di religioso iniziò nel 1956, quando fu accolto ad Albisola come postulante e di lì a pochi mesi fu accettata anche la sua richiesta di entrare in noviziato (Albisola 28 settembre 1956). Emise la prima professione l’anno successivo, il 29 settembre 1957 e, dopo le rinnovazioni annuali, giunse il giorno della desiderata professione perpetua, sempre ad Albisola il 29 settembre 1962. Fin da giovane, impegnato nel servizio come portinaio, sarto, aiuto economo a Bolognano, Monza e Palagano, manifestò il suo spirito missionario per il quale dovette attendere il 1970 quando si recò in Portogallo e di seguito in Mozambico. Da qui rientrò in ITS nel 1975 e rimase per un anno allo Studentato come imbianchino e poi per tre anni al Centro Dehoniano di via Nosadella in qualità di economo.
Nel 1979 partì di nuovo alla volta delle missioni, questa volta in terra Argentina e poi anche in Uruguay dove dal 1979 al 1985 fu direttore della scuola di torneria meccanica. Trascorse un anno anche in Paraguay e poi fu di nuovo in Argentina, a Buenos Aires, come segretario dei benefattori.
Nell’estate del 2003 rientrò in ITS, dapprima a Capiago come aiuto economo e imbianchino e poi in Curia a Milano, come aiutante del SAM, tanto che nel 2012 ebbe l’incarico di membro del SAM insieme ai confratelli Amedeo Mason, Marino Bano e Nerio Broccardo.
Dopo un triennio ad Albino dove si prestò a mantenere in ordine e curato il grande giardino, nel 2016 fu trasferito allo Studentato a Bologna, dove chiese espressamente di poter continuare a svolgere il ruolo di giardiniere. Ed infatti nelle mattine d’estate ma anche in quelle invernali, quando il tempo lo consentiva, si sentiva il rumore ritmico della sua scopa di saggina o del suo rastrello, con i quali raccoglieva foglie, aghi, cortecce e manteneva pulita tutta la zona circostante lo Studentato e il bel giardino con la grotta. Era facile incontrarlo in refettorio, impegnato nell’apparecchiare la tavola per il pranzo, per tutta la comunità, spesso mentre fischiettava o canticchiava un motivetto sottovoce.
Schivo e di poche parole, tranne quando parlava dei suoi anni da missionario, rispondeva giovialmente al saluto con un incoraggiante “buongiorno per tutto il giorno” e alla domanda “come stava”, la risposta che mostrava la sua ferma fiducia era sempre “siamo vivi…”.
Nello scorso mese di maggio, un peggioramento delle sue condizioni di salute lo aveva costretto, dopo un ricovero in ospedale a Bologna, ad essere trasferito a Bolognano per essere assistito da personale addetto. Lì, in giugno, aveva felicemente festeggiato i suoi 82 anni, come si può vedere nella foto sopra, e ha mantenuto calma e serenità d’animo pur nella sofferenza e nel dolore della malattia. Si è spento, tranquillo, nelle primissime ore del 17 luglio 2023, ma ora sarà davvero un buongiorno per tutto il giorno, fratel Pierino.
Simona Nanetti