Giovani in missione
Diario di Martina dall’Angola
Il nostro viaggio per l’Angola parte molto presto, addirittura due giorni prima dell’arrivo previsto a Luanda: il 22 luglio io e i miei compagni di avventura italiani, Sara e Mattia, ci ritorviamo a Padova nella casa dei padri dehoniani.
Il giorno dopo la sveglia é all’alba alle 3.50 per non perdere il volo da Venezia verso Lisbona dove dobbiamo incontrare i nostri fratelli di missione portoghesi, Fabio, Gonzalo e Ricardo. Arrivati a lisbona ci aspetta un altro viaggio per Madrid dove faremo scalo per 10 ore e poi finalmente…Luanda!!! Finalmente dopo un giorno intero di viaggio il 24 luglio alle 7 del mattino atterriamo in suolo africano. Siamo stati accolti da grandissima gioia e con dei sorrisi chw non pensavo potessero arricchire cosí tanta povertá! Bem Vindos! Bem Vindos!!! Abbiamo visitato il quartiere, il bairro km 9, di viana, dove e´la casa padre Dehon fino alla parrocchia dove ogni sabato giovani e adulti si riuniscono per la catechesi settimanale! Non ho mai visto così anti giovani riuniti a parlare di Gesù con danze, canti e tanta gioia e questo mi ha scaldato il cuore! I bambini soprattutto sono stati quelli che più di tutti ci hanno festeggiato, e il fatto di non parlare portoghese non ha per nulla smorzato l’entusiasmo, anzi… Tutti volevano farsi fotografare in nostra compagnia come se si fosse in una strana sagra di paese! La domenica siamo stati presentati ufficialmente alla comunità di Viana nella messa del mattino e i parrocchiani sono stati invitati a frequentare i nostri corsi: inglese e informatica.
Lunedì, secunda-feira, Mattia, Sara, Gonzalo e Ricardo partono per le loro mete, Luau e Luena. Io e Fabio restiamo a Viana e iniziamo così i corsi. Le nostre giornate si dividono fra le lezioni, i momenti comunitari, la Santa Messa E qualche servizio per essere utili anche alla comunità che ci ospita. Nella casa Pe.Dehon ci sono anche 4 seminaristi dehoniani che vivono insieme a padre Domingo mentre compleanno gli studi, Augusto, Augustino, Adam e Alfredo e anche loro fanno di tutto per farci sentire a casa! In realtà aspettiamo tutti con ansia il prossimo sabato per poter reincontrare i bambini e continuare a giocare con loro!
Diario Sara e Mattia dall’Angola
Prima Settimana: 23-07-2015 / 30-07-2015
È passata una settimana da quando siamo partiti da Bologna per andare a Padova, prima tappa del viaggio che ci avrebbe portato in Africa! la macchina era piena di valigie e in piu’ ci portavamo dietro un po’ di stanchezza accumulata negli ultimi mesi e un po’di preoccupazione per le nostre famiglie che avremmo lasciato per un mese; a tutto questo pero’ si aggiungeva la felicita’ e la curiosita’ di vivere insieme questa esperienza di missione…durante il viaggio in macchina ci siamo ricordati e detti che non stiamo andando in Africa per aiutare o fae qualcosa ma per ascoltare Dio, farci aprire le nostre orecchie e i nostri cuori, accoglierlo e riconoscerlo nelle persone che incontreremo…questo e’ il dono piu’ grande che possiamo sperare di ricevere in questa esperienza missionaria. La mattina seguente partiamo da Venezia e arriviamo a Lisbona dove ci incontriamo con i ragazzi Portoghesi, nostri compagni di viaggio; Siamo tre italiani e tre portoghesi e insieme partiamo per Luanda, capitale dell’Angola. Una volta arrivati, dopo circa sette ore di viaggio, in aereoporto vengono a prenderci Padre Domingo e Padre Jean Paul, due dei Padri che fanno parte della missione dehoniana a Luanda. L’Africa che ci accoglie non e’ esattamente quella che ci immaginavamo…al posto del sole caldo e forte, cielo grigio, umidita’ e temperature fresche…dopotutto siamo in inverno!
Nel viaggio in macchina per arrivare alla Casa che ci avrebbe ospitato in questi giorni, passiamo dalle strade super trafficate della capitale a quelle sterrate e polverose dove ai lati sorgono le case delle persone del luogo, per lo piu’ fatte di lamiere e qualche mattone…la cultura africana sta cominciando ad avvolgerci…all’inizio non e’ stato facile accogliere quello che vedevamo senza compararlo alla nostra cultura ma probabilmente solo conoscendo a fondo, le tradizioni e le abitudini del luogo, con un atteggiamento aperto e non giudicante,e’ possibile arrivare ad una reale comprensione di una cultura cosi’ tanto diversa dalla nostra.
I pochi giorni che passiamo a Luanda ci regalano tanta gioia ed entusiasmo grazie all’incontro con le persone, alla loro accoglienza esuberante, ai loro sorrisi e ai loro abbracci.. .
Viviamo anche la prima Messa Africana e questa è esattamente come la immaginavamo: tantissime persone, un tripudio di colori, canti e musica cosi’ coinvolgenti da far partecipare tutta l’assemblea con movimenti del corpo e battito di mani! E ancora una volta tanta accoglienza da parte dei fedeli che alla fine della Messa sono venuti a salutarci e a darci il benvenuto.
Lunedi’ e ora di partire e di continuare il nostro viaggio in direzione Luena… Salutiamo Martina e Fabio che rimangono a Luanda per vivere la loro esperienza missionaria; dopo un’ora di aereo ci ritroviamo a Luena.
Qui incontriamo Padre Jeorge e Padre Vincenzo, grazie ai quali, in questi due giorni passati a Luena, abbiamo la possibilita’ di immergerci ancora di piu’ nella cultura Africana visitando le varie realta’ cristiane presenti nella citta’ e alcuni luoghi caratteristici come il mercato detto dei “poveri”…cominciamo anche ad avere piccoli assaggi di vita comunitaria.
Uno dei momenti che piu’ ci e’ rimasto nel cuore e’ stata la Messa celebrata alle sei di mattina nella Chiesa della Parrocchia; l’atmosfera era molto intima con poca luce che filtrava da dietro il crocifisso di legno e due candele sull’altare…per noi non e’ usuale cominciare le giornate in questo modo per cui ne abbiamo apprezzato la bellezza e la ricchezza.
Mercoledi’ mattina salutiamo Gonzalo che rimane a Luena per la sua esperienza missionaria e, insieme a Ricardo, prendiamo il treno che ci portera’ a Luau, la nostra destinazione finale! Il viaggio e’ stato lunghissimo ma molto caratteristico…ad ogni stazione, quando le persone del villaggio sentivano arrivare il treno, correvano veloci verso la stazione per venire a vendere i prodotti locali.
Dopo otto ore di viaggio arriviamo a Luau e tra la moltitudine di gente che c’e’ in stazione riusciamo a scorgere Padre Joaquine e Padre David che ci sono venuti a prendere.La Casa che ci ospita per questa nostra esperienza missionaria si trova a soli 2 Km dal Congo!! Appena arrivati cominciamo a prendere familiarita’ con questi luoghi, la casa, il terreno circostante, la scuola, la parrocchia e il villaggio circostante grazie alla generosa accoglienza dei Padri che ci hanno fatto sentire subito come a casa nostra…
Cominciamo anche a pensare a come concretizzare i progetti da realizzare qui a Luau e a preparare gli spazi e i materiali… affidiamo al Signore queste settimane affinche’ le renda fruttuose!
Terza settimana
Qui in Angola il tempo scorre veloce, siamo qui ormai da tre settimane!
La formazione di informatica sta procedendo con ottimi miglioramenti da parte degli alunni. Per tutta questa settimana continuavano ad arrivare persone che volevano iscriversi al corso ma, purtroppo, e’ quasi ora della prova finale.
Durante il corso di informatica, abbiamo notato da parte degli alunni, un modo di porsi nei nostri confronti e nei confronti della lezione molto diverso a quello a cui noi siamo abituati. Infatti, raramente fanno delle domande durante la lezione o chiedono di ripetere qualche passaggio che non hanno capito e alle nostre domande rispondono sempre di si anche se questa risposta non sempre corrisponde alla realtà.
Forse questo e’ dovuto al fatto che ripropongono durante le ore di informatica, il modello di lezione che hanno appreso a scuola, che e’ molto differente dal nostro… cosi’ una cosa che per noi e’ semplice e banale, a loro puo’ creare molte difficolta’ e viceversa.
Giovedi’ e’ partita la formazione per i professori… probabilmente questo non e’ il momento migliore per proporre una formazione in quanto e’ il loro periodo di ferie; infatti, dopo gli esami del secondo trimstre, hanno due settimane per riposarsi.
Nonostante questo, considerando anche che alcuni professori sono volontari, i primi due giorni di corso hanno visto una buona partecipazione.
Sciolto l’imbarazzo iniziale, i professori si sono lasciati coinvolgere in attivita’ a loro non familiari. Abbiamo progettato una formazione in cui l’obiettivo principale non e’ trasmettere conoscenze teoriche ma, psicologiche, dandogli cosi’ l’opportunita’ di riflettere sul loro ruolo e di mettersi in gioco in attivita’ in cui loro sono i diretti protagonisti; contemporaneamente sperimentano nuove metodologie di lavoro che possono poi riproporre nelle loro classi.
Durante il fine settimana le nostre attivita’ sono sospese per cui partecipiamo a quelle della parrocchia.
Sabato mattina siamo andati ad una formazione per i gruppi corali della parrocchia, dove si e’ parlato della scelta dei canti durante la liturgia e della loro importanza nel coinvolgere tutta l’assemblea nella Messa.
E’ stata un’occasione per approfondire i vari momenti liturgigi e la necessita’ di vivere momenti di silenzio per la preghiera personale durante la Celebrazione Eucaristica.
Alla fine tutti i cori insieme hanno cantato alcune canzoni nelle due lingue principali presenti qui a Luau… a noi colpisce sempre la potenza delle loro voci e il ritmo insito nella melodia!
Domenica pomeriggio invece abbiamo organizzato un’attivita’ di gioco per i bambini della scuola e della parrocchia…Siamo stati invasi da un esercito di bambini…saranno stati almeno centocinquanta e noi eravamo in tre di cui, solo Ricardo portoghese!
I giorni precedenti avevamo preparato i giochi da fare con i bambini ma, letteralmente travolti dalla loro gioia e dal loro entusiasmo, era quasi impossibile anche solamente dividerli in gruppi. Trovandoci in difficolta’ e non parlando il portoghese, abbiamo abbandonato le nostre idee di giochi e siamo riusciti a coinvolgerli attraverso la musica…dopotutto ce l’hanno nel sangue!
D’altronde quante volte ci capita di fare dei progetti e poi per un motivo o per l’altro non possiamo realizzarli? Imparare a gestire questi momenti, anche questo ti puo’ insegnare la missione!
Ad un certo punto abbiamo tirato fuori dei palloncini…i bambini sembravano impazziti dalla gioia. Inizialmente vederli così contenti grazie ad un semplice palloncino ci ha riempito di gioia ma, nel giro di pochi minuti, ogni bambino voleva il suo palloncino e questo causava litigi tra di loro, cosi’ abbiamo deciso di metterli via!
Dopo tre ore di giochi e musica i bambini erano cosí contenti che non volevano piu’ andare a casa!
Questa e’ stata la nostra settimana qui a Luau! Abbiamo ancora bene impressi nella mente i volti e i sorrisi delle persone che abbiamo incontrato e con questa immagine ci prepariamo a vivere i nostri ultimi giorni qui, aperti a ricevere tutto ció che la missione vorra’ donarci.
Quarta e ultima settimana
La nostra ultima settimana qui in Angola ci regala una delle esperienze più coinvolgenti …..Domenica mattina siamo partiti insieme a Padre David e al Diacono Donà per visitare una comunità della parrocchia un po’ distante dalla città. Arriviamo in un piccolo villaggio, costruito ai lati di una grande strada, dove sorgevano alcune case di mattoni e altre di paglia; al nostro arrivo suona una campana per richiamare a raccolta gli abitanti! Rimaniamo subito colpiti e affascinati nel vedere una realtà così differente da quella che avevamo visto finora!
Ma non eravamo gli unici ad essere incuriositi…i bambini e le donne del villaggio ci guardavano attentamente e studiavano i nostri volti, prima da lontano e poi pian piano, grazie a qualche sorriso, ci siamo avvicinati gli uni agli altri!
La Messa e i 18 Battesimi in programma, sono stati celebrati in una piccolissima chiesa fatta di mattoni con il tetto di lamiera… l’atmosfera era molto intima e familiare, le persone che ricevevano il battesimo (di tutte le età), esprimevano molta gioia nel ricevere questo sacramento per il quale si erano preparati! Un momento molto particolare e toccante è stato il momento dell’offertorio in cui chi aveva la possibilità di fare un’offerta prendeva il resto dal cestino per darlo a chi non avrebbe potuto fare nessuna offerta!
Dopo la Messa abbiamo sperimentato di nuovo la grande accoglienza del popolo Africano! Sicuramente le persone che abbiamo avuto la fortuna di incontrare oggi erano molto povere ma nonostante questo, quel poco che avevano ce l’hanno donato preparandoci un piatto per festeggiare insieme questo momento!
E’ stata proprio una bella mattinata! Abbiamo avuto l’occasione di conoscere più da vicino come realmente vivono le persone qui in Africa; abbiamo sperimentato come sia possibile entrare in relazione con le persone anche senza il linguaggio, rispondendo ai loro gesti di apertura con gioia e vicinanza fisica… e tanti sorrisi donati e ricevuti!
Settimana piena di fermento per la conclusione dei progetti realizzati in queste settimane!
Ultime lezioni di informatica e arriva la giornata tanto attesa dell’esame finale!! Studenti e professori tesi ed emozionati! Siamo stati contenti di vedere i buoni risultati raggiunti insieme e ne abbiamo potuto condividere la gioia consegnando i diplomi ai ragazzi che hanno seguito il corso! Foto di rito con gli studenti felici ed emozionati e ultimi saluti prima della nostra partenza!! E’ stato bello vedere la gioia e la soddisfazione nei loro volti per questo piccolo risultato raggiunto!
Si conclude anche la formazione per i professori! Grazie alla presenza di Suor Anelise, che conoscendo l’italiano ha fatto da traduttrice, è stato possibile portare a termine questo corso di formazione; è stata proprio una bella esperienza di condivisione reciproca in cui ci siamo potuti arricchire anche noi conoscendo meglio la realtà educativa e sociale presente qui a Luau!
Arriva anche l’Ultima Messa nella parrocchia di Luau e gli ultimi saluti alla comunità che in queste settimane ci ha accolto con gioia e tanti sorrisi!
L’ultimo giorno qui a Luau ci regala un salto a vedere il confine tra l’Angola e il Congo segnato da un ponte metà colorato con i colori dell’Angola e metà con i colori del Congo!
Infine, abbiamo anche la possibilità di vivere un momento conviviale, ospitati dalle suore presenti a Luau e che ci hanno molto aiutato nella realizzazione dei progetti! Non poteva esserci conclusione migliore di questa
Dopo un lungo viaggio, durato due giorni, arriviamo a Luanda per unirci agli altri missionari e vivere insieme gli ultimi giorni prima di tornare in Portogallo e in Italia!
Queste tre giornate scorrono veloci e intensamente, abbiamo la possibilità di condividere le varie esperienze vissute e di aiutare i missionari di Viana a concludere il progetto della biblioteca. Grazie alla presenza di Padre Igor, arrivato da poco dal Portogallo, viviamo questi giorni in pieno stile comunitario e questo aiuta molto ad unire il gruppo: serate di giochi con anche i seminaristi, sfide culinarie tra italiani e portoghesi e pomeriggi a catalogare libri!
Non sono mancati momenti intensi di preghiera insieme! Ci ha colpito in particolare un’adorazione eucaristica molto intima in cui abbiamo affidato al Signore le esperienze di missione vissute in questo mese perché Lui possa farle fruttare!
Domani ripartiamo per tornare in Italia… come tutte le esperienze forti c’è bisogno di tempo per elaborarle e coglierne il pieno significato! Torniamo a casa con ben impressi nel nostro cuore tutti i volti e i sorrisi delle persone incontrate, tutte le esperienze di preghiera vissute, i momenti difficili e quelli pieni di gioia, le riflessioni fatte e le domande sorte.. per il momento non possiamo dire altro che…
Grazie Angola!
Dal Mozambico
DAL MOZAMBICO
Seconda settimana….
in questa seconda settimana abbiamo condiviso tanto sia con le ragazze qui in casa, che con i bambini e la comunita’ intera. Questo e’ bellissimo perche’ anche se abbiamo culture diverse, anche se abbiamo vite differenti quando c’e’ condivisione c’e’ amore ed e’ un po’ il senso della nostra presenza qui …forse materialmente non si da’ mai abbastanza ma quando entri nel cuore delle persone o loro entrano nel tuo cuore la ricchezza che si sente e’ infinita… l’anima si colma di gioia e le emozioni sovrastrano le paure. Qui ho riscoperto la meraviglia del creato, albe, tramonti, stelle… la meraviglia delle piccole ma grandi cose come un gioco, un sorriso, uno sguardo, una linguaccia… l’utilita’di tutto cio’ che ci circonda… e il vero senso di gruppo, di unione… piu’ trascorrono i giorni piu’ sono convinta che questa esperienza sara’ di quelle che mai dimetichero’ per il resto della vita.
Serena
Seconda settimana…verso la terza. Quando la novita’ inizia a diventare routine e sempre di piu’ escono allo scoperto le nostre anime: il carattere, la sensibilita’, la forza, la stanchezza, la debolezza, la fragilita’ e ancora la voglia di confrontarsi. Le relazioni che si stringono con le parole, ma ancora di piu’, per me, con i silenzi. Con la pazienza di osservare e stare dentro ad altri tempi e ad altri ritmi. Adattarsi. Plasmarsi. Imparare. Imparare anche a sapere cosa fare. E a sapere di non sapere sempre tutto. Scendere. Rimpicciolirsi. Osservare. E imparare. Sempre tanto. Sempre.
Valeria
Seconda settimana… il tempo qui a Invinha trascorre velocemente, grazie a queste ragazze sorprendenti e colme di solarita’ da lasciarci immobili a osservarle con occhi pieni di curiosita’ e stupore per ogni mínimo sorriso tralasciato. Al primo impatto molto riservate ma appena si distrugge il muro che protegge la loro personalita’, si scoprono delle persone molto simili a noi ma culturamente diverse ma brillanti nella loro particolarita’.
Ti accorgi dei giorni che sono trascorsi, piu’ velocemente di quello che credevi, quando prendi in mano il calendário e capisci che e’ il momento di partire di nuovo, con lo zaino in spalla, verso un’altra avventura…
Scila
Questa seconda settimana e’ stata molto intensa e devo dire che ho iniziato a conoscere un po’ di piu’ questa gente. Domenica siamo andati a visitare la comunita’ di Betti, una delle ragazze che vive nella casa di Mariolina. Dopo un tortuoso viaggio di 2ore, siamo arrivati e qui questa gente si e’ riconfermata la numero uno nell’accoglienza . nei giorni seguenti ci siamo inoltrati per la prima volta nel cuore del villaggio che dista pochi metri dalla casa che ci ospita, e qui ho visto come lavorano, come costruiscono case e tante altre attivita’. Ormai tutti ci conoscono e durante la passeggiata ci hanno invitati a sederci con loro e a danzare visto che erano attrezzati con uno stereo molto grande. Quanta genuinita’ si respira qui ad Invinha , questo posto lo custodiro’ nel mio cuore per tutta la vita. Tra qualche giorno andiamo via da qui e so gia’ che mi manchera’ tutto di questo posto bellissimo: i bambini, che puntualmente vengono ogni giorno , le urla che arrivano dalle case vicine per i canti e le danze…insomma sognavo l’Africa e il mio sogno qui e’ diventato realta’.
Pio
Scorro le immagini nella mia mente, ma che porto soprattutto nel cuore e come in un film prendono forma moltissimi volti… quelli delle giovani… Argentina, Joanita, Gloria, Ashana, Torica, Olivia, Berlinda, Betty, di Dalaina preziosa presenza onnipresente mediatrice unica sia con le ragazze che con i bambini. Quelle dei compagni di viaggio che sono aumentate con i due amici spagnoli Nacho e Irene arrivati settimana scorsa.
La comunita’ cristiana incontrata domenica scorsa, le donne del gruppo “vida e paz”, il gruppo di animatori incontrato da padre Luciano…la messa col vescovo…
I viaggi a Gurue insieme a Mariolina per inviare una mail… il ritorno in chapas insieme alla gente del popolo…
La bellissima festa conclusiva con i bambini dopo due settimane e mezza di animazione… quanti volti…quanti nomi… Nelia, Marisa… gli amici del calcio pomeridiano Nelson, Francisco, Tonito, Florenzio, Abduli, Jaimito, Natalia, Sara… i giochi, la caccia al tesoro, il panino con la marmellata… la penna e la matita per ciscuno… la gioia grande… i sorrisi…le lacrime… gli abbracci… la despedida…
Appena arrivati a Nampula padre Ciscato ci ha detto’: “E’una terra ricca di umanita’… insieme a tanti problemi, ma ricca di umanita’”…Escono allo soperto le nostre vite con la loro umanita’ sensibile, la forza e il carattere insieme alla fragilita’ e alla debolezza, ma uniti dal desiderio di vivere questa esperienza insieme. Escono allo scoperto le relazioni con le ragazze e la bellezza nel conoscersi sempre piu’ a fondo, come con i bambini e i ragazzi… emerge anche un po’ di stanchezza… la vita qui e’ piu’ faticosa… ma il cuore e’ ricolmo di gioia per l’umanita’ ricevuta e donata.
Paola
Terza e quarta settimana…
Ancora tutto nuovo, ancora tutto diverso… Questa settimana alcune situazioni mi hanno messa alla prova… salutare le ragazze e i bambini di Invinha, immergersi nella cultura e nella storia del Mozambico a Milevane e ritrovarsi ad Alto Moloque in una realtà differente rispetto a quella vissuta fino a poco prima mi ha fatto rendere conto che pensare di aver capito tutto, pensare di aver imparato tutto non solo della vita e della cultura di queste persone, ma anche di se stessi, é una pretesa troppo grande. É facile dire di essere bravi o i migliori nelle cose che si sanno fare ma riconoscere i propri difetti , riconoscere di essere limitati é sempre una cosa difficile da imparare…il confronto con realtà differenti dalla mia, credo mi abbia aiutato proprio in questo…sono così contenta di questa esperienza vissuta e, nonostante avessi un’idea di cio’ che avremmo fatto, aver vissuto ogni istante così intensamente é stato ancora più bello. Porterò ogni sorriso, ogni sguardo, ogni persona incontrata e conosciuta sempre nel mio cuore… spero di aver lasciato e donato almeno un po’ di ciò che ho ricevuto, che é davvero tanto e spero che lungo il cammino della vita questa opportunità donatami, mi sia sempre di insegnamento.
Serena
…Scrivendo l’ultimo giorno. Quando fatichi a realizzare che stai per tornare e fatichi a pensare come farai a raccontare e farti capire, farti ascoltare. Il valore dell’ascolto, dello stare, del rimanere. Il valore di avere tempo. E usarlo per dare spazio alle relazioni. Il valore dell’apertura. Aprirsi a un incontro aperto. Aprirsi a rimanere aperti. A non chiudere il cerchio pensando di aver capito. Perché quando pensi di aver capito, devi riaprirti. Il valore del confronto. Confrontarsi con i compagni di viaggio e vedere come gli occhi vedono cose diverse. O meglio, interpretano in modo diverso. E aprirsi al loro modo di vedere, ascoltare, imparare, capire. E capire che ancora continuerai a camminare, che non puoi chiuderti, ma vuoi lasciarti plasmare e trasformare. Che sia solo la sensazione dell’ultimo giorno? Spero di no, penso di no, scrivo di no. Così me lo ricordo bene. E resto aperta. Grazie.
Valeria
Siamo partiti di nuovo verso Milevane e qui abbiamo incontrato padre Elia Ciscato, che con la sua grande conoscenza storico-culturale del Mozambico, ci ha accompagnato in lunghe passeggiate nel territorio e ci ha così descritto in modo diretto e profondo la cultura di questo popolo così diverso, così complesso e misterioso nella sua semplicità. Questi due giorni immersi nella completa natura ci hanno aiutato a riflettere su tutto ciò che avevamo fatto fin qui e su quello che pensavamo di trovare ad Alto Molocue poiché la nostra mente si era fatta un’idea della situazione che potevamo incontrare similare a quella di Invinha ma, come capita molto spesso, sbagliamo e dobbiamo riavvolgere il nastro e ripartire… così abbiamo fatto e così ci siamo messi in gioco nuovamente con uno spirito diverso e grazie all’aiuto reciproco siamo riusciti a vivere a pieno anche questa esperienza. Questo continuo cambiamento mi ha permesso di ricordare che quando pensiamo di avere la situazione sotto controllo e prevedere quello che potrà succedere , questo é il momento di fermarsi, osservare e posizionarsi con le gambe per poter fare un passo avanti e due indietro…
Un ringraziamento particolare va fatto a coloro che vivono qui e ogni giorno si alzano dal letto e donano un sorriso, un abbraccio, uno sguardo, un consiglio, una mano, qualsiasi cosa possano o riescano a dare senza chiedere niente in cambio e con l’entusiasmo e con una grinta travolgente.
Scila
Dopo il tempo trascorso a Invinha, ci siamo spostati a Milevane e poi ad Alto Molocue. Sembra che le ore siano volate, forse per i vari impegni e le varie attività svolte. Adesso qui nella cameretta di Nampula scrivo con ormai un piede nell’aereo che ci riporterà in Italia: ho un nodo alla gola ma ripasso nella mente tutte le cose belle che siamo riusciti a fare in un mese. Rivedo padre Ciscato che nei giorni a Milevane ci ha illustrato com minuziosità tutta la storia da quando lui vive in Mozambico, la cultura della gente, il modo di vivere e anche la casa bellissima di Milevane, purtroppo quasi deserta. Penso anche all’arrivo ad Alto Molocue, dove ad aspettarci c’era il vulcano padre Sandro, persona squisita e molto capace. Qui la casa é molto bella, si prega tanto e soprattutto c’é tanto amore per i bambini, infatti lui insieme a padre Gabriele e ai padri mozambicani hanno tanta attenzione verso di loro, li curano se sono feriti e sono sempre lì a giocare anche se sono centinaia. Nel nostro breve soggiorno abbiamo costruito un’altalena per loro.
Belle le avventure con i fuoristrada per andare a visitare il monastero in costruzione ed il pellegrinaggio a piedi a Malua, dove la gente resta per due giorni a pregare.
In un mese non so quante persone ho conosciuto, rivedo tutti i loro volti: adulti mozambicani, padri, missionarie, monaci, suore, veramente tanta bella gente, ma sorattutto i bambini. Ho perso il conto di quanti ne ho conosciuti, porterò il loro sorriso sempre nel mio cuore, quello sguardo che ti osservava ma che aspettava un tuo cenno per illuminarsi. Questa breve esperienza qui in Africa mi ha fatto riflettere su tante cose. La prima é che ricchezza non vuol dire felicità, qui sono tutti felici, gli basta quel poco per vivere, ecco loro non sono ricchi ma sanno il valore della vita, sanno amare e rispettare il prossimo, sanno ancora fare feste tutti insieme, sanno danzare, sanno cantare. Noi purtroppo con il nostro progresso abbiamo perso tutto questo. Se riflettiamo bene, nel vangelo in fondo è questo che il Signore ci chiede: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. In questo senso credo che sono loro a darci un esempio di vero cristianesimo. Loro tutto questo lo fanno con sincerità, il problema è il nostro che sembriamo tanti attori da teatrino sempre pronti a calare la maschera e a recitare. Adesso passiamo ai ringraziamenti d’obbligo: grazie alla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore per averci dato questa opportunità; a Lucia e Paola che ci hanno formati e poi quest’ultima anche accompagnati; a Mariolina che ci ha ospitati con tanto amore e affetto; a Lisetta e Anna Maria e tutti i padri dehoniani: Daniele, Elia Ciscato, Sandro, Gabriele e tutti i padri mozambicani… Saraiwa, Augusto, Mauritanio, Carlos. Queste persone ci hanno accolti da veri privilegiati, a tavola non mancava mai niente, in particolare tutte le specialitá locali e sempre a disposizione per qualsiasi cosa ci occorresse. Un piccolo pensiero alle mie compagne di viaggio: Valeria, Serena e Scila, che ringrazio di cuore per la loro meravigliosa compagnia che ha contribuito a vedere e scoprire questa terra. Ci sono stati momenti di stanchezza ma la cosa bella è che con il nostro amore reciproco siamo riusciti a superare tutti gli ostacoli e ad arricchirci in questa esperienza meravigliosa. Porterò per sempre nel mio cuore tutte le persone citate, grazie a tutti e spero in un arrivederci.
Pio