Giovani in Missione: Mozambico 2014

Nome del gruppo “Siyahamba”

PREPARATIVI ALLA PARTENZA

SAM-Mozambico2Lunedì 4 agosto ci siamo trovati a Monza per l’ ora di pranzo e abbiamo cominciato la conoscenza fra tutti noi. Dopo un riposino degli ospiti spagnoli nella biblioteca del conte e nella “stanza dei diavoli”, ci siamo incontrati per fare quattro chiacchiere sulla vita in Mozambico e sulle cose che ci aspettano e le realtà delle comunità che ci accoglieranno. Abbiamo poi fatto una rapida visita alla città di Monza seguita dalla cena in una pizzeria napoletana, trasferendoci quindi a Milano per passare la notte.
L’ indomani mattina l’abbiamo dedicato a una veloce visita della città di Milano in particolare il Duomo, la galleria e il Castello sforzesoc. Ritornati a Monza per pranzo con il Doblò guidato magistralmente da Manuela e grazie al supporto di Ilaria (metti la seconda, si parte in prima) siamo riusciti ad arrivare sani e salvi a pranzo.
Il pomeriggio è stato il momento di preparare e pesare le nostre agili valigie, per poi appesantirle con generi di vario tipo da offrire alle comunità che ci accoglieranno (sopressa veneta, caffè, grana padano).
Dopo un secondo momento di informazioni ed esplicazioni sulle attività e sulla nostra presenza in Mosambico,verso le 18 ci siamo avviati verso l’aeroporto della Malpensa dove alle 21.15 è partito il nostro Boing 737 Ethiopian Airline.

LA “24 ORE AEREA”

SAM-Mozambico2Da Milano Malpensa ore 21.15 del 05.08.2014 dopo uno scalo a Roma e un altro ad Addis Abeba, siamo arrivati infine Maputo dove siamo stati accolti con una lauta merenda a casa dei padri dehoniani; qui il gruppo si è diviso e noi gruppo “Siyahamba” con fratel Mario siamo ripartiti alla volta di Nampula, mentre il gruppo con Edvige si fermava per la notte a Maputo per ripartire il giorno successivo per Quelimane.
Arrivati a casa dei padri dehoniani alle 22.30, dopo i saluti di rito, ci siamo recati presso la casa della Compagnia Missionaria accompagnati da Anna Maria per la notte.
Giorno 1 Napula:
Dopo un buon riposo ed un risveglio a suon di canti, Anna Maria ci ha illustrato il loro lavoro di formazione delle giovani donne e l’ organizzazione della biblioteca. Con padre Elia abbiamo visitato un quartiere tipico nei pressi della parrocchia di S. Pedro di Napipine. Soffermandoci alla scuola materna (gestito dalla parrocchia dei dehoniani), abbiamo notato che i bambini giocavano tranquillamente tra loro e si divertivano senza nessun materiale strutturato e inoltre guidati da una maestra un numero così elevato di bambini ( circa 200 dai 3 ai 5 anni ) cantava e batteva a ritmo le mani. Mentre in parrocchia padre Elia ( il nostro antropologo) ci ha illustrato la storia del Mozambico. Girando per le vie abbiamo iniziato a conoscere la realtà mozambicana.
E’ meraviglioso notare quanto la felicità non abbia bisogno delle ricchezze per esprimersi, ma le cose semplici, come ad esempio un foulard per saltare la corda, e lo stare insieme generano e rendono contagiosa la felicità.
Nel pomeriggio visita guidata all’ ospedale di Marrere, alla periferia di Nampula col cardiologo Zobbi Amanzio, che ci ha accolto nella sua casa; il dott. Amanzio da 10 anni collabora con la Diocesi e i dehoniani per il recupero dell’ospedale e la sua qualificazione prestando servizio volontario presso l’ospedale per 5/6 mesi l’ anno.
Alle ore 18 black out ma nonostante ciò ci siamo recati in chiesa insieme al popolo mozambicano per celebrare la messa con padre Carlos al lume di candela. Al termine il padre ci ha dato la possibilità di presentarci alla comunità.

Alto Molocue

Visita alle Comunità cristiane – sabato e domenica 9/10 agosto 2014

Nella Missione di Alto Molocue i padri dehoniani ( padre Sandro, Padre Carlito, Padre Mauritannio) nei week-end vanno a visitare le comunità cristiane a loro assegnate ( 130 ); in queste comunità i laici contribuiscono alla crescita della fede della comunità. Ogni fine settimana visitano 4 comunità per dire messa ed amministrare i sacramenti.
Oggi siamo stati a visitare con padre Sandro e padre Mauritannio le comunità di MUHARA, EHIKIRI distanti pochi Km ma tante ore di viaggio in jeep, i giovani si sono posizionati sul retro della jeep gli altri dentro l’auto. Strada non asfaltata, strada rosso terra con diversi fossi e buche. Solo la perizia automobilistica di Padre Sandro ci ha permesso un viaggio tranquillo.
All’arrivo la comunità di MUHARA ci ha accolto con canti e danze mostrando tutta la loro gioia per la nostra visita.
Mentre gli altri padri proseguivano per una strada più che impervia. Padre Mauritannio ha iniziato subito con le confessioni mentre noi tentavamo di imparare qualche canto e qualche danza dalla gente locale. I bambini hanno occhi grandi e profondi, belle guancie e dispensano grandi sorrisi porgendo la mano; i vestiti sono un po’ di fortuna e tutti sono rigorosamente senza scarpe. Le donne con le loro “capulane” ed il capo con un fazzoletto salutano accoglienti.
Si passa poi alla messa che è molto festosa ricca di canti accompagnati da strumenti tipici, bonghi ed altro ed in parte da danze. Durante la messa Padre Mauritannio ha battezzato anche 6 bambini.
NON siamo abituate a cerimonie così lunghe ma ad ogni modo molto coinvolgentiPer finire, pranzo nella capanna con noi seduti al tavolo ed i locali dietro seduti per terra.
Manuela ha in parte pitturato uno scrittoio e poi abbiamo festeggiato il nostro primo giorno con la pizza per cena, molto meglio di quella dei Fratelli La Bufala di Monza.

DOMENICA

Come una buona giornata lavorativa (domenica) noi ci siamo alzati alle 6.00 del mattino. Abbiamo fatto colazione e siamo partiti per la comunità di Namanase. Ci aspettavano tutti come ieri cantando e ballando, il momento più bello della giornata.
La felicità che mostrano al nostro arrivo non si può descrivere perché solo con gli occhi ti rubano il sorriso. Abbiamo cominciato con la messa e la musica non è mancata nemmeno un momento come d’altronde i gesti scherzosi con i bambini presenti.
A differenza dell’Italia la messa qui viene concepita come un momento di festa e ha una durata maggiore.
Anche noi abbiamo partecipato all’offertorio portando del materiale utile per la scuola.
Alla fine della messa ci hanno offerto da mangiare e quello che ci ha entusiasmato di più è pensare come questo popolo così povero possa dividere con gli ospiti quel poco che possiede.
I nostri occhi si sono emozionati durante il saluto dei bambini mentre questi ultimi rincorrevano la macchina alla nostra partenza.
Siamo arrivati ad Alto Molocue per riflettere e pensare.

Attività presso la missione dehoniana – 14 agosto- prefestivo Assunzione

Il lavoro con i bambini che dalle 8 vengono a giocare e socializzare nella missione procede, cominciamo sempre con una canzone e la ginnastica, seguono attività sia di movimento che statiche come colorare dei prestampati che i bambini adorano.
La giornata di oggi è stata caratterizzata da tre eventi:
1 – abbiamo completato il parco giochi, complimenti a Borje, Simon ed eLSA ( DIRETTRICE DEI LAVORI)
2 – abbiamo dato la merenda ( dolce + bicchiere di aranciata) ad almeno 150 bambini con solo una spesa totale di circa 5 euro.
3 – Messa prefestiva dell’ Assunzione, un momento solo per il nostro gruppo finalmente in italiano in cui abbiamo riflettuto, guidati da padre Sandro sulle letture e su alcuni aspetti della vita del missionario.
Parco giochi: Il lavoro è ben documentato dalle foto.
Merenda: abbiamo preparato questa attività con molta cura, ci siamo truccati e diviso i bambini in 4 gruppi uno con ciascuno di noi ed offerto loro un dolce comprato da alcuni ambulanti. Una volta che si è sparsa la voce sono arrivati ragazzi/ ragazze per avere anche loro lo spuntino come i bimbi.
Messa per l’assunzione: prima della messa ci siamo trovati tra noi e preparato i canti, incluso il “Santo” spagnolo, con il controcanto di Borja, Padre Sandro ci ha colpito sia per i suoi quesiti che per i suoi ragionamenti che ci hanno fatto riflettere molto e che ci conducono ad un Signore Onnipotente nella capacità di perdonare.

Gruppo “Siyahamba”: Fratel Mario, Ilaria, Sofia, Borja, Simon, Manuela

DIARIO DI BORDO

GRUPPO “ECCE ANCILLA”
VALERIA, ROSSANA, LINDA, CARLOS, ELVIRA, EDVIGE

Da Monza a Quelimane…..passando per Milano, Roma, Addis Abeba, Maputo.

Il tempo di formare il gruppo ed era gia’ arrivata l’ora di partire. Nei due giorni precedenti si respirava tra di noi il profumo e la voglia di entrare nel cuore della nostra missione. Arrivati a Maputo, sistemate le nostre cose, siamo andati subito a fare un giro per la citta’, ma ancora faticavamo a realizzare di essere in Africa.L’impressione abbiamo avuto di Maputo e’ di una citta’ che pur nelle sue contradizzioni, assomiglia molto alle citta’ occidentali.
Gli altri che hanno viaggiato con noi fino a Maputo, ripartono subito con un aereo locale per Nampula mentre noi passiamo la notte a Maputo.
Nel pomeriggio del giorno seguente siamo arrivati a Quelimane, in Zambezia, dove siamo stati accolti da padre Onorio e da Maria Grazia. Pe. Onorio poi ci ha portati prima in citta’ a vedere l’antica cattedrale, il lungomare e il porto, e poi siamo usciti fuori citta’ a vedere la vera Africa che tutti abbiamo in mente: capanne di fango e foglie di banane, strade sterrate con vorragini al posto delle buche, alberi di cocco, papaya, bambini che giocano con una palla fatta con sacchetti dell’immondizia, persone colorate e sorridenti che salutano lungo la strada…
Tutte queste fotografie d’Africa ci hanno accomagnato nel sonno finche’ la mattina dopo ci e’ stata presentata l’attivita’ della PMO (Progetto Mozambico Onlus), un’associazione che ha la sede di fianco alla casa dei padri che porta avanti 2 progetti principali, ai quali collaboreremo nei prossimi giorni. Il primo “Ponto de Encontro” e’ un centro di formazione per ragazzi e giovani universitari in cui si organizzano corsi di vario tipo( informatica,inglese, e varie proposte che arrivano dagli studenti) gestiti da insegnanti e studenti universitari locali. Del centro fanno parte anche 2 biblioteche, una destinata agli studenti universitari, l’altra invece per bambini. In questa prima esplorazione, e’ saltato subito all’occhio come l’organizzazione gestita da Maria Grazia, la responsabile del centro, risulti per molti aspetti piu’ efficente di quella delle scuole e delle biblioteche italiane.
A pranzo siamo stati invitati in un ristorante molto speciale, NUTRIMONDO, il Centro Nutrizionale che dal lunedi’ al venerdi’ offre il pasto a piu’ di 250 bambini che nei prossimi giorni cresceranno a piu’ di 300. I bambini sono molto vivaci ma anche molto educati. Il momento di lavarsi le mani e poi seduti a tavola, infatti, non ci sono state scene deliranti di bambini che corrono da tutte le parti e urlano, ma solo file ordinate e chiacchere durante il pasto. I piatti alla fine erano rigorosamente vuoti, anche se il contorno del riso era a base di cavolo….chissa’ quanti bambini (e adulti) in Italia avrebbero osato mangiarlo! A pancia piena, pero’ i bambini si sono scatenati per davvero nel cortile del centro: abbiamo ballato, giocato, cantato, fatto foto, impolverandoci per benino. Per un attimo ci siamo sentiti un pochino piu’ utili, perche’ nonostante la lingua diversa i bimbi ci hanno coinvolto nel loro gioco spensierato e non volevano piu’ andarsene dal centro. E’ venerdi’, ma gia’ non vediamo l’ora di cominciare la nuova settimana per rivederli.
Sabato di shopping. Ci siamo avventurati a piedi in citta’ per fare un po’ di spesa al mercato di frutta e verdura e sbirciare il negozio di capulane, i tipici tessuti multicolori e dalla mille funzioni. Nel pomeriggio ci siamo spostati nella periferia della citta’, in un quartiere di pescatori. Le fotografie delle persone, dei profumi e dei suoni sono piu’ o meno sempre le stesse, con un lato magico di semplicita’ e un lato un po’ piu’ scomodo, che ci porta a interrogarci. E per fortuna!
Abbiamo comunque portato tutte le nostre perplessita’ in chiesa per la messa, celebrata con tutta la comunita’. E’ stato un nuovo momento di condivisione, in cui ci siamo sentiti un po’ osservati ma sempre ben accolti.
Dopo la grande fatica del non far niente (di concreto) ci siamo concessi, visto che e’ domenica, una giornata di relax al mare. Con noi ci sono anche padre Aderito, Valentina e Marco due volontari italiani che lavorano da sei mesi con la PMO e una coppia di spagnoli che collabora con padre Marchesini nell’ospedale di Quelimane. Gli uomini , come sempre, hanno trovato compagni di squadra per iniziare una partita di calcio, le donne si sono tonificate con lunghe passeggiate in riva all’oceano, non senza sentirsi un po’ gli occhi di tutti punati addosso. Nel viaggio di ritorno abbiamo fatto sosta nella comunita’ di tre suore, capitanate da suor Agata, un’allegra cesenate che ci ha raccontato delle sue peripezie in giro per il mondo un po’ in portoghese, un po’ in italiano, un po’ in …..swaili, un po’ in inglese (cambiava lingua senza rendersene conto), ma sopratutto e’ diventata il nostro idolo quando ci ha offerto una super crostata di marmellata di mango e di maraguja’ fatta da lei, una vera prelibatezza.
Oggi lunedi’ 11 agosto, come in ogni parte del mondo inizia la settimana di lavoro. Alcuni del gruppo (Carlos, Elvira, Linda) si sono fermati in biblioteca per organizzare le attivita’ dei bambini, mentre la delagazione italiana (Valeria, Rossana, Edvige) si e’ recata al Centro Nutrizionale in cerca di qualcosa da fare. Arrivati li’ con un po’ di diffidenza ci hanno affidato il taglio di papaya e pomodori (sulle fette di papaya sono stati clementi, ma i pomodori evidentemente erano tagliati cosi’ male che nei piatti dei bambini non sono nemmeno comparsi) Imperturbabili abbiamo affrontato il dopo pranzo, giocando con i bimbi.
Abbiamo incontrato qualche difficolta’ a proporre giochi strutturati, ma i bimbi hanno energie infinite per saltare, agrapparsi e arrampicarsi sia su cose che persone. Domani forse avremo qualche acciacco.
Nota di Edvige sui pomodori e sulla delusione di chi li ha tagliati. Anche se erano tagliati male, sono finiti nella minestra di fagioli o sono stati congelati, perche’ per motivi igenici non si mangiano vedure crude.

Alto Molocue

SABATO 16 agosto: ultima mattina per giocare con i bambini che arrivano come al solito alle ore 6,30 e alle 8 cominciamo con le attività , offriamo anche questa volta la merenda a metà mattina. Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un incontro giovanile sulla vita di Padre Dehon ( … in portoghese sigh ) , l’attività prevedeva la suddivisione in gruppi. Noi italo-spagnoli ci riuniamo con Padre Sandro e Fratel Mario.
Il primo quesito della scheda è:
Quali sono le croci ed i pesi che ti porti dietro? Come fai a risolverli?
Padre Sandro ha sollecitato le nostre risposte partendo per primo a rispondere, segue fratel Mario, finchè il pensiero personale ha preso il sopravvento. Un po’ di riflessione ci ha fatto piacere a tutti. Padre Sandro riesce a creare il clima giusto per pensare e provare a capirci alla luce della parola.
DOMENICA 17 agosto – ore 8 messa in parrocchia caratterizzata dalla animazione di uno dei diversi gruppi contraddistinti da un colore di capulana e fazzoletto in testa(viola). Divertente il direttore del coro, un matto del villaggio che con ampi gesti tentava di coordinare i cantori. Noi abbiao cercato di imitare le nostre colleghe vestendoci a festa:
La mattina è terminata con il mercatino “ COMPRAMOS per la NOSSA IGRESIA” , nel quale ci siamo improvvisate venditrice di indumenti ed oggetti vari aiutati dalla preziosa ELSA nel suo giorno di riposo. NON siamo riusciti a vendere neppure un paio di occhiali da sole !!!!!! Padre Sandro è stato contento della vendita.
POMERIGGIO SERA FIESTAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
Nel tardo pomeriggio è iniziata la festa con il gruppo giovanile. I ragazzi arrivavano vestiti a festa ( le nostre scarpe da ginnastica sfiguravano rispetto ai tacchi delle ragazze) ; l’aspetto più triste è stato mangiare nel salone con i bambini alla finestra che tentavano ogni momento di entrare e chiedevano da mangiare e da bere. La prima a ballare con la giovantù locale è stata la più vecchia del gruppo ( Manuela) poi dopo la gioventù ha avuto il sopravvento e la serata è proseguita con musiche da discoteca ed altra musica arrangiata da Belmiro, responsabile della musica del centro. Ilaria ha voluto cavalcare e fare un giro della sala su una delle 2 nuove mote acquistate dal centro, Padre Sandro ha aperto uno spumante annaffiando a modi “GRAN PREMIO automobilistico la platea.
La serata danzante si è protratta fino alle 11,30 circa.

Milevane sede del Noviziato 18- 19 – 20 agosto

In mattina preparativi; Ilaria, Sofia ed Elsa ( Diretora dos trabajos da construçao da igreja) vengono acclamate alla finestra come il papa/regina Elisabetta dai meninos. Salutiamo quindi i bambini sul parco giochi con foto ricordo di tutti noi.
Si parte dopo pranzo con 3 macchine, insieme all’altrgruppo con la sorpresa di 5 ragazzi trentini del gruppo del padre cappucino Celestino. Arrivati a Milevane, incontro con padre Ciscato ed informazioni sul giorno seguente. A Milevane sede dei novizi, manca la luce, c’è solo un generatore fino alle 10 di sera che fornisce l’elettricità. Inoltre Milevane è un luogo incandado (incantevole) con una incredibile vista stellare, alberi imponenti cielo “vicino” e … silenzio.
La mattina successiva Padre Elia ci porta in passeggiata mostrandoci gli alberi e spiegando le loro funzioni benefiche e NON. Saliti su un sasso abbiamo avuto l’occasione di vedere un panorama spettacolare mentre lui ci ha spiegato il valore
della storia di una cultura, soffermandosi in particolare sui vari ruoli degli uomini e delle donne nella cultura mozambicana. Nel pomeriggio ci siamo recati presso una famiglia di “amici “ di padre Elia dove abbiamo avuto la possibilità di tcostumi locali: grigliata mista di topi, rudimentale alambicco per la grappa di canna zucchero. Pilare ( pestare i cereali con il pilone). Abbiamo trovato anche una scuola ed abbia simulato una lezione della Prof di matematica.
Tornati a casa i vespri con i novizi, quindi cena e dopo… tutti sul balcone alla ricerca delle stelle cadenti.
Nell’ultimo giorno siamo stati a visitare un cimitero che ci ha fornito molte indicazioni sulle credenze del popolo mozambicano, quindi visita alla vicina ed anteriore missione protestante e appena tornati a casa un momento collettivo per ulteriori quesiti ed una riflessione fra di noi.
Edvige propone di riassumere con una parola questi giorni così particolari: “sorriso, condivisione, stellare, comunità, madre natura, storia e cultura, fede”. Padre Onorio ha proposto quest’ ultima parola.
Dopo pranzo si riparte; tutti e 6 padre Sandro e gli altri padri sono riusciti a mantenere SOFIA con noi e di questo siamo tutti molto contenti!!
Padre Onorio ci porta a Gurue dove arriviamo alle 17 circa al Centro Polivalente , fondato e gestito dai padri. Il Centro è formato da una scuola professionale per l’agricoltura e la meccanica oltre ad una grande falegnameria. Ci Aspetta Fratel Giuseppe Meoni che ci è venuto a prendere per il prossimo viaggio verso EST.

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